Domenico Carella

Scrittore e giornalista
PER CONOSCERMI MEGLIO

ABOUT ME

GIORNALISTA, SCRITTORE, STORYTELLER E COMUNICATORE

Nell’arco della mia crescita professionale ho avuto la possibilità di pubblicare sette libri, di collaborare con importanti quotidiani nazionali, emittenti radiofoniche, televisive (conduzione di trasmissioni e servizi giornalistici) e siti di informazione online. Ho maturato conoscenze delle nuove tecnologie nel campo dell’informazione, con particolare predilezione per la gestione dei Social. Ho avuto la possibilità di gestire la comunicazione di grandi eventi sportivi e condotto manifestazioni pubbliche.

TELEVISIONE – Ho condotto per due anni, dal 2012 al 2014, una trasmissione televisiva, dal titolo: “Il Diavolo e l’Acquasanta”, prodotta dalla EmmErrEventi e in onda sul canale Teledauna 87. Ho realizzato servizi per il telegiornale della stessa emittente. Dal 2019 al 2020 ho collaborato per l’emittente televisiva regionale Sharing TV, contribuendo al TG Sport Sharing e realizzando settimanalmente la trasmissione “GOAL! #LaReteCheVaInRete”. Dal 2023 sono ideatore e coordinatore della trasmissione “BookTok Chi scrive?”, in onda su Mitico Channel.

RADIO – Ho svolto uno stage formativo presso l’emittente radiofonica Inforadio di Foggia, contribuendo alla redazione sportiva redigendo il testo dei servizi relativi allo sport. Sono stato radiocronista per il Foggia nella stagione 2017-2018 per l’emittente RMC “Sport Network”, con collegamenti e cronaca dai campi della Serie B.

QUOTIDIANI – Dal luglio del 2010 collaboro con il Corriere del Mezzogiorno, ovvero le pagine pugliesi del Corriere della Sera. Ho collaborato per quattro anni con La Gazzetta dello Sport e per un anno con Il Mattino di Foggia e Provincia, di cui sono stato Capo Servizi relativi al Foggia Calcio.

ONLINE – Sono editore e direttore della testata Foggiasport24.com. In precedenza sono stato per nove anni caporedattore di calciofoggia.it. Sono Social Media Manager delle pagine di Foggiasport24.com (Facebook, Instagram, Twitter e Youtube). Ho gestito i canali Social di “Foggia 2019”, ovvero gli Europei Cadetti e Giovani di Scherma che si sono svolti a Foggia nei mesi di Febbraio e Marzo 2019. Ho condotto per quattro anni la trasmissione sportiva on-line “4 Amici al bar” e per due anni la trasmissione “Goal!”, entrambe sui Social di Foggiasport24.com. Dal Novembre del 2020 a giugno 2021 ho condotto la trasmissione “Riapriamo Lo spogliatoio”, per conto dell’ ASD Associazione ex calciatori granata (Torino).

TEATRO – Nel 2024 ho realizzato una commedia teatrale dal titolo “L’Oronzo furioso, Foggia – Inter 3-2” , dedicata al personaggio di Oronzo Pugliese.

ADOBE ILLUSTRATOR - 75%

Quando si lavora in una redazione di un giornale bisogna essere bravi a scrivere gli articoli ed a impaginarli correttamente. Questo l’ho appreso al desk de Il Mattino di Foggia e provincia, dove per un anno ho impaginato i miei articoli su Illustrator.

ADOBE PHOTOSHOP - 90%

Foto da pubblicare su un articolo. Grafica da postare sui Social. Saper utilizzare i programmi per le elaborazioni delle immagini è fondamentale. La mia scuola è stata sempre il desk del quotidiano. Lì ho appreso 

MONTAGGIO VIDEO - 90%

Il lavoro del giornalista è molto cambiato negli ultimi anni. Il professionista deve essere in grado di poter svolgere più ruoli, compreso quello di saper montare in autonomia i propri servizi video-audio.

WORDPRESS - 90%

Internet e giornalismo fanno rima con blog. E blog fa rima a sua volta con WordPress. Saperlo usare è una risorsa, tanto per chi deve lavorarci come redattore di articoli, quanto per chi ci lavora per la realizzazione ed implementazione di siti. Nella mia carriera lavorativa ho utilizzato anche piattaforme Joomla e Drupal, ma la più funzionale alle mie esigenze è stata proprio WordPress che ho appreso ad utilizzare ormai da tempo.

IL MIO
PERCORSO
DI STUDI

LICEO CLASSICO 1996 - 2001

Lacinia in phar tra egestas erat, nibh vehicula a a, nonummy aliquid es imperdiet deleniti libero, aliquaeitm vivamus nascetur amet.placerat curabitur id egestas tincidunt. Mauris adipiscing ligula purus. Morbi tortor fusce consectetuer. Rutrum rhoncus quis nullam ut, massa ut vel consequat enim luctus molestie.

GIURISPRUDENZA 2001

Lacinia in phar tra egestas erat, nibh vehicula a a, nonummy aliquid es imperdiet deleniti libero, aliquaeitm vivamus nascetur amet.placerat curabitur id egestas tincidunt. Mauris adipiscing ligula purus. Morbi tortor fusce consectetuer. Rutrum rhoncus quis nullam ut, massa ut vel consequat enim luctus molestie.

LINGUA INGLESE LEVEL B1 - 2018

Lacinia in phar tra egestas erat, nibh vehicula a a, nonummy aliquid es imperdiet deleniti libero, aliquaeitm vivamus nascetur amet.placerat curabitur id egestas tincidunt. Mauris adipiscing ligula purus. Morbi tortor fusce consectetuer. Rutrum rhoncus quis nullam ut, massa ut vel consequat enim luctus molestie.

LINGUA INGLESE LEVEL B1 - 2018

Lacinia in phar tra egestas erat, nibh vehicula a a, nonummy aliquid es imperdiet deleniti libero, aliquaeitm vivamus nascetur amet.placerat curabitur id egestas tincidunt. Mauris adipiscing ligula purus. Morbi tortor fusce consectetuer. Rutrum rhoncus quis nullam ut, massa ut vel consequat enim luctus molestie.

LA MIA
ESPERIENZA

SCRITTORE DI LIBRI

Lacinia in phar tra egestas erat, nibh vehicula a a, nonummy aliquid es imperdiet deleniti libero, aliquaeitm vivamus nascetur amet.placerat curabitur id egestas tincidunt. Mauris adipiscing ligula purus. Morbi tortor fusce consectetuer. Rutrum rhoncus quis nullam ut, massa ut vel consequat enim luctus molestie.

CONDUTTORE TELEVISIVO

Lacinia in phar tra egestas erat, nibh vehicula a a, nonummy aliquid es imperdiet deleniti libero, aliquaeitm vivamus nascetur amet.placerat curabitur id egestas tincidunt. Mauris adipiscing ligula purus. Morbi tortor fusce consectetuer. Rutrum rhoncus quis nullam ut, massa ut vel consequat enim luctus molestie.

GIORNALISTA

Lacinia in phar tra egestas erat, nibh vehicula a a, nonummy aliquid es imperdiet deleniti libero, aliquaeitm vivamus nascetur amet.placerat curabitur id egestas tincidunt. Mauris adipiscing ligula purus. Morbi tortor fusce consectetuer. Rutrum rhoncus quis nullam ut, massa ut vel consequat enim luctus molestie.

LE MIE PASSIONI

Calcio, ciclismo, Formula uno e arte

Amo il mare e la luce del sole. Appena ho un po’ di tempo libero vado in spiaggia per godermi un po’ di serenità, magari negli orari che amo di più: la mattina presto e il tardo pomeriggio. Avete presente quando la luce del sole diventa quasi arancione e la brezza si alza a creare un brivido di fresco a fior di pelle? Proprio in quel momento potreste trovarmi in riva al mare. Sono sempre stato un po’ controcorrente in quello che ho fatto e che faccio, non mi è mai piaciuto essere uno dei tanti. Ma se oggi la mia è una decisione voluta, quella di smarcarmi dal conformismo, in passato era una dote naturale. E le mie passioni lo testimoniano.

DISEGNO – Mentre tutti gli altri bambini crescevano davanti alla tv io sono cresciuto con la matita e un foglio di carta in mano. Disegnavo continuamente. Dopo un percorso da lettore (del classico Topolino della Disney) sono passato spontaneamente a un’analisi critica del disegno, ponendomi dinanzi al problema di dover creare un mio stile e miei personaggi. Allora ho diversificato: da una parte ho continuato a lavorare matita e carboncino a ritratti, dall’altra ho lasciato la strada del copiare personaggi fumettistici già famosi per creare un mio stile. Gli amici del liceo hanno goduto della mia fantasia leggendo quelle che erano le avventure della mia classe del vecchio Liceo Classico Lanza di Foggia.

MUSICA – Intanto cresce anche la passione per la musica. In principio era Lorenzo (o Jovanotti, se preferite) il cantante più ascoltato, assieme a una vasta porzione di classici con particolare predilezione per Chopin e Tchaikovsky, capaci di creare al pianoforte atmosfere magiche. Ma la passione per il rock anni Settanta-Ottanta e per la poesia musicata di Lucio Dalla e Samuele Bersani hanno chiuso il quadro dei miei gusti musicali. La mia canzone preferita, però, è “Via”, di Claudio Baglioni.

FILM – Mi piace vedere film che divertono. Amo definirmi “cintura nera” di Totò. Ho collezionato in videocassetta e dvd 94 degli oltre 100 film del Principe De Curtis e alcuni dei quali potrei recitarli a memoria. Stesso discorso per i film di Bud Spencer e Terence Hill (ma un Oscar alle espressioni facciali di Carlo Pedersoli quando lo daranno?). Il mio film preferito, però, è un altro: “Mediterraneo” di Gabriele Salvadores. Guardandolo ritrovo me stesso. Racconta una storia in un’isoletta sperduta nell’Egeo, con le case colorate a due passi dal mare, uno specchio d’acqua cristallina. C’è una vena di dolce malinconia, avvolta da scenari esotici, in una location meravigliosa. Quell’isoletta, Kastellorizo (o Castelrosso), è uno di quei posti che vorrei visitare.

AYRTON – Poi c’è lo sport che io amo nel suo insieme perché ha nel suo essere la competizione. Sana, sportiva, leale ma agguerrita. In principio la disciplina che ho maggiormente amato è stata la Formula Uno, ma parlo di quella F1 in cui il pilota aveva una rilevanza enorme nel risultato di una corsa. Quella del cuore prima della tattica, della puzza di benzina e delle macchie d’olio nei paddock, che d’inverso oggi sembrano asettici e perfetti. Da bambino rimasi folgorato da Ayrton Senna, un ragazzo con il casco giallo che mostrava numeri da fenomeno su ogni macchina, anche su quelle dalla potenza paragonabile a tricicli. Il pilota di San Paolo era un po’ come un supereroe. Il buono che combatteva contro i cattivi. Il buono che spesso vinceva e quando non vinceva era comunque fonte di spettacolo, al punto da offuscare chi saliva sul gradino più alto in una corsa. Mi sono immedesimato molto in Ayrton da ragazzo, vedevo in lui una persona che caratterialmente mi assomigliava molto.

CICLISMO E CALCIO – Tra gli sport che amo, ovviamente, ci sono anche il ciclismo ed il calcio. Il primo, per me, ha i toni della Primavera che tende all’estate. Una porta aperta verso la bella stagione. Quando c’è la Parigi – Roubaix le giornate sono appena tornate ad allungarsi dopo un lungo inverno. Quando c’è il Giro d’Italia è l’inizio dell’Estate e delle giornate da vivere indossando una maglietta, un paio di bermuda e via… Tra i miti, assieme a Bugno ho ammirato le gesta sportive di Marco Pantani. Chi è cresciuto guardando quelle imprese sulle Alpi e sui Pirenei non può non essere stato un suo tifoso. Impossibile dimenticare l’attacco sul Galibier al Tour de France. Scappa via dal gruppetto ristretto dei migliori, mentre dal cielo cade il diluvio. Una pedalata leggera e potente, qualche metro di vantaggio facilmente guadagnato, uno sguardo indietro ed ecco la consapevolezza di aver già fatto la differenza, con il drappello di avversari piantati già cinquanta metri più indietro. Per quanto riguarda il calcio c’è poco da aggiungere. Sono cresciuto ascoltando una vecchia cassetta con degli inni della squadra della mia città, il Foggia. Tra i tanti ce n’era uno degli anni Sessanta che citava uno a uno tutti i protagonisti. Quasi come una premiazione, nel corso della quale veniva assegnata una medaglia ai vincitori. Uno ad uno venivano nominati tutti i giocatori, l’allenatore Pugliese e il presidente Rosa Rosa. Mi incuriosivano quei nomi e li cercavo sui libri per capire chi fossero. Molti di quei protagonisti posso dire di averli conosciuti e di essere oggi loro amico. Un vero e proprio onore. La mia prima partita allo stadio? Foggia – Licata del 1989-1990. Finì 0-0.

GIOCATORE – Ma le passioni non finiscono qui. Un appassionato di sport è spesso anche uno sportivo. Io, non avendo mai frequentato una scuola calcio, per dare spazio agli studi, sono stato un totale autodidatta. Nel 2008 misi insieme ad alcuni amici una squadra di calcio a 5 convocando tutti quegli appassionati che, per carattere, infortuni da smaltire e capacità calcistiche non eccelse. Insomma, quelli che non sarebbero stati convocati mai in nessun torneo, neanche amatoriale. Un’armata Brancaleone scarsa tecnicamente e tatticamente. Ma avevamo una voglia matta di divertirci e di sentirci una squadra. Per farlo avevamo bisogno di una divisa ufficiale. Andammo a comprare le magliette in un negozio di Foggia, puntando sul rossonero in linea con i colori della nostra città. Il commesso, però, ci disse che quelle rossonere erano terminate e ci proposero un “total blu” dal colore improponibile. Al momento di andare via il commesso si ricorda di avere da qualche parte una divisa arancione e nera. Sono belle. Ottimo, pensammo. Prendiamole! Potremmo chiamarci la “Vitamina”, disse qualcuno. Portammo le divise per la prima volta al campo e da quel momento le indossammo sempre. Perdemmo partite su partite per un anno, a volte segnando col contagocce. Poi, attesissima, arrivò la prima vittoria e fu festa. Gioia infinita. Non volevamo crederci. Da quel successo in poi crescemmo tantissimo e in soli due anni diventammo solidissimi. Puntavamo tutto sulla difesa, sul mantenimento ordinato delle posizioni, affidando le ripartenze ai più veloci e tecnici del gruppo. In questo modo battevamo le squadre allestite per competere nei tornei. Mi sono divertito come mai e mi manca quella squadra.

SUBBUTEO – Appese le scarpe al chiodo ho iniziato a giocare a calcio con le mani. Il Subbuteo è una variante quasi scacchistica dello sport più popolare d’Italia. Sono uno dei giocatori del Foggia Calcio Tavolo, probabilmente l’ultimo per capacità, ma il Subbuteo lo reputo allenante per la vita quotidiana. Richiede manualità (e si acquisisce con la dedizione) e soprattutto concentrazione. L’allenamento è lì, nel restare concentrati per i 30 minuti della partita, nel non perdere mai l’attenzione. Chi si deconcentra o non pensa con lucidità a quello che sta facendo ha già perso.